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I ristoranti con la cucina italiana, veicoli di promozione dell'agroalimentare nostrano

Grazie ai ristoranti italiani all'estero, aumenta nel mondo la conoscenza e l'export del nostro agroalimentare.



13 ottobre 2012 - Roma

La cucina tradizionale italiana é in simbiosi con il prodotto agricolo italiano senza il quale, questa cucina del nostro territorio, non conserverebbe le caratteristiche organolettiche e nutrizionali che tutto il mondo ci invidia.
Anche i prodotti agroalimentari italiani traggono beneficio da questa simbiosi con la cucina italiana, ad esempio per quanto riguarda la vendita all’estero dei prodotti gastronomici.
Basta infatti leggere i dati della Coldiretti riguardanti l’esportazione gastronomica italiana del 2011 per rendersi conto che nonostante la crisi, grazie alla fama della cucina italiana, il settore agroalimentare italiano risulta essere trainante per l’esportazione del nostro paese, raggiungendo il record di 30 miliardi di fatturato con un incremento del 9% rispetto l’anno scorso.
Sebbene i prodotti ortofrutticoli freschi, cioč non lavorati dall’arte gastronomica italiana, per via di problemi interni legati alla lunga filiera accusino perdite di mercato che arrivano anche al 10%, i prodotti gastronomici quali per esempio i formaggi come il grana padano ed il parmigiano reggiano hanno visto un incremento dell’esportazioni del 22%, mentre il vino del 13% e la pasta e l’olio d’oliva del 7%.
Promuovere la cucina italiana significa quindi promuovere anche il prodotto agricolo del nostro paese che rappresenta al momento l’unica economia a creare ricchezza e occupazione.
Il valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unita' di superficie dall'agricoltura italiana e' infatti oltre il triplo di quella inglese, doppia di quella francese, tedesca e spagnola. E il numero di occupati per ettaro di terreno in Italia nel 2011 e' stato addirittura quasi il triplo di quelli in Francia, Spagna e Germania

(di Mauro Gaudino © - copyright 2012)

 

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